Adattamento e Regia Raffaele Latagliata Con Adriano Evangelisti, Agnese Fallongo, Domenico Macrì, Davide Paciolla, Alessandra Barbonetti, Valeria Perdonò Drammaturgia originale Pasquale Di Giannantonio, Sara Di Sciullo Aiuto regia Ramona Genna Costumi Stefania Bonitatibus Scenografie Attilio Cianfrocca Disegno luci Luigi Fracassi Musiche originali Patrizio Maria D’Artista Produzione Ars Creazione e Spettacolo
NOTE DI REGIA “METAMORFOSI, IL VIAGGIO” nasce da una rielaborazione di alcune parti della sconfinata opera Metamorphoseon di Publio Ovidio Nasone ritradotte e adattate per narrare la storia di un viaggio compiuto alle soglie del XX secolo da alcuni giovani in cerca di una trasformazione radicale della loro vita. Diverse le ragioni per cui hanno deciso di partire, medesimo il desiderio di cambiamento della loro esistenza. Presto i nostri protagonisti si ritroveranno imbarcati su un piroscafo destinato a portarli lontano in cerca di quel rinnovamento tanto desiderato.
Tra di loro si cela anche un viaggiatore solitario e misterioso, un poeta, un uomo che non ha scelto di partire ma che è costretto a farlo, un esiliato, o meglio un “relegato”, (forse un novello Ovidio?) condannato ad abbandonare la propria terra e i propri affetti. I suoi versi, ispirati durante le notti trascorse sul ponte della nave in contemplazione del cielo stellato, hanno la capacità di farsi carico di tutta la sofferenza di coloro che in ogni epoca storica sono costretti a lasciare dolorosamente la propria terra natale fino a diventare anche la voce di tanti “esuli” moderni, costringendoci ad un’immedesimazione e ad una riflessione profonda sui drammi del nostro tempo.
Ma proprio durante queste notti i nostri viaggiatori, affascinati dalla bellezza della natura e trascinati dalla forza poetica del cantore misterioso, inizieranno a cercare conforto alle loro preoccupazioni proprio nella rievocazione e nel racconto di quelle storie di “metamorfosi” compiute da uomini e donne e cantante da Ovidio nell’opera che lo ha reso celebre.
Ecco allora alcune delle figure mitologiche più affascinanti come Narciso, Eco, Fetonte e Alcione tornare a rivivere sotto forma prima di aneddoto semplicemente raccontato e poi direttamente vissuto dai viaggiatori stessi. Tutti parleranno per mano di Ovidio narrando in prima persona la loro biografia intensa e vibrante e tracciando un legame inscindibile tra presente e passato.
Giunti al termine del viaggio, al momento dell'avvistamento della terraferma e ad un passo quindi dal raggiungimento della tanto agognata meta, i nostri protagonisti si renderanno conto di come il loro viaggio non sia in realtà giunto al termine ma sia semplicemente destinato ad una nuova trasformazione, ad un nuovo cambiamento e realizzeranno quanto più importante sia stato tutto quello che hanno vissuto fino a quel momento, comprendendo finalmente come:
“...non c’è mai una vera fine al nostro viaggio poiché tutto si trasforma e nulla perisce e tutti noi non siamo altro che anime alate destinate ad una perpetua metamorfosi all’interno di questo grande universo.”
Un’occasione per riscoprire un autore del passato, riconoscerne e riaffermarne la grandezza, puntando tutto sul valore immortale e sulla sconvolgente contemporaneità delle sue parole.