Inferno o L'Umana Tragedia

Inferno o L'Umana Tragedia

tratto dalla “Divina Commedia” di Dante Alighieri


Regia
Federica Restani e Fabio Zulli

Scritto da
Luigi di Raimo

Con
Anthea Boiani
Fabio Carletti
Giordano Ermondi
Laura Galassi
Giulia Grandi
Nazarena Grandi
Denise Guerresi
Michele Maddalena
Lucrezia Mazzoli
Aleksandra Melli
Elena Migliari
Denise Mirandola
Nicoletta Novaro
Nataly Pokudina
Clata Tinazzo
Atina Zarkua

Assistente alla regia
Irene Gandolfi

Foto
Mattia Bianchi


NOTE DI REGIA
 
Cosa incontra l’uomo quando guarda al di là di se stesso.

Dio, il nulla, un altro se stesso che non è altro che il suo doppio oscuro, l’inversione di sé?

L’inferno può essere ció che incontriamo quando decidiamo di andare oltre. Di varcare quella linea sottile che traccia il “mezzo del cammin di nostra vita”, lo spartiacque tra il prima e il dopo.

Per ritrovarci all’interno del nostro inconscio dobbiamo andare oltre. E’ inevitabile.

Con questo Inferno sulla via tracciata da Dante ci aggireremo nei meandri di un sè che porta tracce di ognuno di noi. Questo luogo é un frattale infinito dove il modulo base è l’uomo e dove il paesaggio cambia a seconda delle paure che ci possiedono, delle colpe che ci turbano, dei vizi di cui non riusciamo a spogliarci. Varcare la soglia non significa altro che affacciarsi sull’umana tragedia, aggredire il baratro con il desiderio di scoprire chi siamo veramente.

E se ogni inferno in fondo è personale ecco un alternarsi di soggettive che sembrano unire chi guarda e chi rappresenta in un destino comune mentre ció che di profila all’orizzonte non è che una carrellata di destini possibili in base alla scelta compiuta. Plastiche alla Rodin, solchi alla Klinger esasperazioni alla Bosh vorrebbero essere i nostri quadri.
Sigla.com - Internet Partner