Sabato 12 febbraio 2011 (ore 21.00) e domenica 13 febbraio 2011 (ore 17.00) Il sogno di Ipazia di Massimo Vincenzi con Francesca Bianco voce fuori campo Stefano Molinari musiche Francesco Verdinelli Regia Carlo Emilio Lerici Produzione Diritto & Rovescio
Lo spettacolo ripercorre la storia di Ipazia, filosofa astronoma e matematica pagana vissuta ad Alessandria d’Egitto a cavallo tra 300 e 400, donna-simbolo per generazioni di donne, amatissima dal pensiero femminista non solo per essere stata una delle migliori eredi del platonismo, scienziata di argute invenzioni, ma soprattutto per aver incarnato libertà e autonomia di pensiero in forme –possiamo dire oggi- moderne. Ma proprio per questo fu perseguitata e uccisa dai cristiani e per questo è diventata una figura simbolo nella cultura umanista e libertaria di tutti i tempi, da Voltaire in poi, protagonista di studi, riflessioni, opere d’arte, film.
“Immaginate un tempo quando il più importante matematico e astronomo vivente era una donna. Immaginate che abbia vissuto in una città turbolenta e problematica come sono oggi Beirut o Baghdad. Immaginate che questa donna abbia raggiunto la fama anche come filosofo e pensatore, capace di attrarre un largo numero di seguaci. Immaginatela come una vergine martire ma non per la sua Cristianità, ma da parte dei Cristiani perché non era una di loro. E immaginate che il colpevole della sua morte sia stato accolto tra i santi più onorati e significativi della Cristianità. Non avremmo dovuto sentirne parlare? La sua vita non avrebbe dovuto essere nota a tutti? Avrebbe dovuto essere così, ma così non è stato.”