La trama della commedia è incentrata sulle vicende del servo Formicone, che riceve da Barbaro, un marito geloso, il compito di assistere la giovane Polifila durante la sua assenza; il giovane appassionato Filetero però corrompe il servo e riesce a divertirsi con Polifila. Al suo rientro Barbaro si accorge che il servo non è stato attento e diligente e decide di punirlo. Quando Formicone sembra in grande difficoltà, tutto si risolve positivamente, grazie ad una astuzia di Filitero ai danni di Barbaro.
L'opera è ispirata ad una novella contenuta nelle Metamorfosi di Apuleio. Alcuni personaggi sono ispirati agli originali anche per quanto riguarda il nome, invece Mantovano inserì nuovi protagonisti fondamentali: il parassita Licopino, che aiuta Filitero ad incontrare la sua amante, e Sirisca, la donna di Formicone, che svolge un ruolo importante nella corruzione del servo.
La commedia ottenne un buon successo e venne rappresentata in seguito non solamente a Mantova, ma anche in numerose località della provincia e fu stampata a Roma nel 1524 e a Venezia, nel 1530, la prima edizione del libro Formicone.
Isabella d'Este scrisse al marito Francesco Gonzaga poche ore dopo essere stata spettatrice della recita del Formicone: