ARCHE_MYTHOS

29/09/2022

ARCHE_MYTHOS

Giovedì 29 settembre - Ingressi ore 20.00 e ore 21.30

Ingresso gratuito con Supercard Cultura o con biglietto del museo fino a esaurimento posti disponibili.

La biglietteria chiude 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.


ARCHE_MYTHOS

Regia Federica Restani

Coreografie  Chiara Olivieri

Musiche Gabriele Barlera

Produzione Ars creazione e spettacolo in collaborazione con Cod Danza e Fondazione Palazzo Te

In partnership con Le Prandine e Siglacom

con
Marco Bissoli, Samar Khorwash, Daniel Tosseghini.

Andrea Avanzi, Mattia Bignardi, Beatrice Cotifava, Denny Dondi, Ilaria Lovo, Giorgia Magnani, Elena Migliari, Denise Mirandola, Silvia Gandolfi, Silvia Ruberti, Teresa Turola, Jacopo Zera.

e con la partecipazione degli allievi della Scuola di Teatro di Mantova

Isa Bonfà, Elisabetta Baccara, Donato Begarelli, Chiara Baruffaldi, Giuseppe Briguglio, Luigi Castelli, Luca Cavicchini, Consuelo Erigozzi, Edoardo Gnoato, Greta Moschini, Alessia Morreale, Fabio Sambenini, Riccardo Sasso.

 

Trenta performer, un evento immersivo, per entrare nel luogo che abita il mito, Palazzo Te, per penetrare simboli e aspirazioni di un’epoca e una comunità attive tutt’ora nel nostro immaginario attraverso archetipi ineludibili, mediante una performance che è visione e realtà.

I corpi di attori e danzatori incarnano autentiche visioni che si sovrappongono, fondono e plasmano su quelle già offerte dal palazzo, in percorso fluido, destrutturato e componibile in base alle sensazioni e agli umori dello spettatore. Libero percorso nelle stanze dell’inconscio sulle orme del mito, tra divinità divenute costellazioni, trasformate in piante, nominatrici di mari e pianeti a cui Platone riconosce la capacità di preparare il cammino al raggiungimento di alcune verità, alle quali la ragione non riesce a pervenire. I miti sono la prova più arcaica e profonda che abbiamo dello spirito e della natura del genere umano, in cui schemi di immagini irrazionali, trovano ambiente di decodificazione, Jung vede in essi una narrazione che è espressione di una struttura senza tempo della psiche umana, uno strumento per interpretare i sogni e le immagini simboliche delle generazioni attuali, attraverso l’analisi degli archetipi e delle immagini archetipiche. 

Su queste ispirazioni nasce una performance psico-corporea attraverso la quale i racconti del Palazzo prendo una particolare e mutevole forma di vita, vera nel tempo e nello spazio del nostro attuale immaginario.  

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